Testa di moro in ceramica
250,00€
La testa di moro in ceramica è il simbolo della città di Caltagirone. Queste creazioni in ceramica sono completamente fatte a mano, perfette come complementi d’arredo adatti sia per la casa e soprattutto per un regalo.
La testa di Moro esiste in due versioni; uomo e donna. Non è necessario acquistarle in coppia, è possibile anche prendere un prodotto singolo.
I colori presenti all’interno di queste creazioni sono:
- giallo
- azzurro
- bianco
- oro
- blu
- rosso
- rosa
- nero
Ogni nostra creazione è 100% made in Italy ed è completamente dipinta a mano.
Product Information
La Testa di Moro in ceramica è un oggetto caratteristico della tradizione siciliana.
Sono vasi dalle sembianze umane con colori brillanti e dettagli originali. Le teste di moro sono tra i vasi più richiesti e gettonati negli ultimi anni.
E’ un oggetto in ceramica dipinta a mano utilizzato come ornamento per la casa. Le teste di Moro raffigurano il volto di un Moro (uomo) e talvolta di una giovane donna, entrambi di bell’aspetto.
Ma cosa rappresenta la Testa di Moro? Qual è la storia di questo straordinario vaso in ceramica? Chi vuole acquistarle non può trascurare la storia che c’è dietro queste creazioni.
L’INCONTRO
Un’antica leggenda narra che nel quartiere Kalsa di Palermo, viveva una bellissima fanciulla dalla pelle rosea.
La ragazza si invaghì di un giovane Moro e decisero di unirsi ed amarsi. La fanciulla, però scoprì ben presto che il suo amato l’avrebbe presto lasciata per ritornare in Oriente, dove l’attendeva una moglie con due figli.
LA VENDETTA
Fu così che la fanciulla attese la notte e non appena il Moro si addormentò lo uccise e poi gli tagliò la testa.
Della testa del Moro ne fece un vaso dove vi piantò del basilico e lo mise in bella mostra fuori nel balcone.
Il Moro, in questo modo, non potendo più andar via sarebbe rimasto per sempre con lei. Intanto il basilico crebbe rigoglioso e destò l’invidia di tutti gli abitanti del quartiere che, per non essere da meno, si fecero costruire appositamente dei vasi di terracotta a forma di Testa di Moro.
Information
Tempistiche | Tutti i prodotti presenti sullo store sono artigianali, per tanto anche se acquistabili possono esser non disponibili ma riproducibili, in tal caso la lavorazione potrebbe richiedere dai 10/15 giorni lavorativi, tempistica che può variare in base alla quantità richiesta, se si necessita di tempistiche brevi contattare prima tramite WhatsApp, social o form contatti. |
---|---|
Dimensione | 32cm |
Storia
Secondo la leggenda, intorno all’anno 1000, nel pieno della dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah” (che significa la pura o l’eletta) oggi chiamato Kalsa, una bellissima fanciulla viveva le sue giornate in una dolce quanto solitaria quiete, dedicando le sue attenzioni all’amabile cura delle piante del suo balcone.
Dall’alto del sua balconata fiorita, ella venne un giorno notata da un giovane, un Moro. Sopraffatto da una violenta passione per essa, il giovane Moro non esitò un attimo a dichiararle il suo amore. La giovane, colpita dalla promessa d’amore ricevuta, accolse e ricambiò con passione il sentimento dell’ardito corteggiatore.
Eppure il giovane, che non si era fatto scrupolo alcuno nell’abbandonarsi alle più dolci profusioni amorose, in cuor suo celava un gravoso segreto: moglie e figli lo attendevano difatti in Oriente, in quella terra nella quale egli doveva fare ora ritorno.
La fanciulla distrutta nell’apprendere una tale notizia ed amareggiata per quell’amore tradito che si accingeva ora ad abbandonarla, fu colta da un’ira funesta che la spinse inesorabilmente ad imboccare la strada della vendetta.
Ella meditò di cogliere il momento di maggiore vulnerabilità dell’uomo per ricambiare l’impietosa slealtà precedentemente subita.
Così nella notte, mentre egli caduto in un sonno profondo e riposava ignaro della sua sorte, ella colse l’attimo propizio e lo colpì mortalmente.
Il moro che l’aveva amata e che si accingeva a partire ora non l’avrebbe più abbandonata. Decise inoltre che il volto di quel giovane, a lei eppur caro, sarebbe dovuto rimanere al suo fianco per sempre, perciò senza esitazione alcuna tagliò la testa del giovane creando con essa un oggetto simile a un vaso, e vi pose all’interno un germoglio di basilico.
La scelta di piantarvi del basilico fu sancita dal fatto che, come ella ben sapeva, questa odorosa pianta (dal greco “Basileus – Re“), si accompagna da sempre a un’aura di sacralità, rappresentando difatti l’erba dei sovrani; in tal modo, nonostante il terribile atto compiuto, ella perseguiva il dissennato amorevole fine di continuare a prendersi cura del suo adorato.
Depose infine la testa sul suo balcone, dedicando ogni dì alla cura del basilico che in essa cresceva.
Ogni giorno le lacrime della giovane bagnavano la pianta regale, che cresceva divenendo sempre più florida e rigogliosa.
I vicini, pervasi dal profumo del basilico e guardando con invidia la pianta che maturava in quel particolare vaso a forma di Testa di Moro, si fecero realizzare vasi in terracotta che riproponevano le stesse fattezze di quello amorevolmente custodito dalla fanciulla.
Oggi ogni Testa di Moro che viene prodotta reca una corona, un elemento sempre presente volto a riproporre la regale pianta che originariamente impreziosiva la testa del giovane Moro protagonista della triste vicenda.
RecensioniAncora non ci sono recensioni.